lunedì 30 marzo 2015

La notte e i segreti per un Danubio salato morbido e soffice

Vi è mai capitato di dedicarvi alla cura dei vostri interessi o passioni di notte o la mattina presto, quando il mondo fuori e dentro casa ancora dorme? 
A me capita per lo più di notte perché è la parte della giornata che amo di più. E’ il momento in cui riesco a rilassarmi e a concentrarmi su me stessa e sulle mie passioni. Per me non ha eguali riuscire ad assaporare la magia della notte con i suoi silenzi, il suo cielo stellato. Tutto assume una connotazione diversa e sembra essere nelle mie mani. 
Di notte adoro fare di tutto dal leggere un buon libro, all’ascoltare un po’ di musica. Chi mi conosce sa anche che è in piena notte che la mia cucina si anima, riempendosi di odori, profumi e rumori. La planetaria incomincia a funzionare a pieno regime e il forno si accende. E’ il vantaggio di vivere in una casa isolata e non in un condominio. Non pensate che io soffra d’insonnia è solo che il mio ritmo sonno - veglia è leggermente alterato. Mi piace dormire, ma se posso scegliere quando farlo preferisco andare a letto molto tardi e poi poltrire di mattina nel letto. Certo il lavoro non sempre me lo consente, ma per fortuna non ho bisogno di dormire tante ore e il problema è risolto.
Un po’ di notti fa ho deciso di provare  a modificare la mia ricetta del  Danubio salato rendendolo meno compatto, in modo  che avesse la stessa consistenza di queste stupende Brioches  di Julia Child, che avevo adocchiato da un po’ di tempo e che mi piacevano moltissimo. Avevo visto una foto e mi ero innamorata della morbidezza e sofficità. Allora ho provato ad ispirarmi alla ricetta di Tinuccia.
Il risultato è stato un Danubio salato morbido e soffice, come nessun altro. Certo occorre che siate disposti a dedicare un po’ del vostro tempo alla sua preparazione, perché, come per tutti i lievitati, più tempo lievita il vostro impasto, più otterrete un prodotto digeribile e qualitativamente più sano.
Il metodo proposto è quello della lievitazione indiretta che consiste nel fare un preimpasto con il quale poi si preparerà un secondo impasto. Io ho apportato delle piccole modifiche nella preparazione e ho cambiato leggermente le quantità di alcuni ingredienti.
Ed ecco cosa ne è venuto fuori:


Danubio salato



giovedì 26 marzo 2015

Fette biscottate integrali con lievito madre

Oggi finalmente ritorno a parlarvi di lievitati. Ultimamente vi ho raccontato di dolcini e dolcetti vari, ma vi garantisco che non ho mai trascurato gli esperimenti con il lievito madre. Chi mi conosce sa che adoro tutto ciò che lievita  e che da ben quattro anni curo e accudisco il lievito  madre, proprio come se fosse un altro membro della famiglia. Lo metto in valigia e lo porto con me persino quando viaggio. Lo rinfresco una o due volte al giorno, con una pazienza che almeno a livello conscio non pensavo mi potesse appartenere. Ecco spiegarvi come è possibile questo, proprio non ve lo so dire. Quello che però so è che adoro maneggiarlo, sentire il suo profumo, vedere quando cambia forma, quando si trasforma e dà vita ad altri impasti. Eccolo qua:


L’ultima creazione è stato un pancarrè, il più possibile sano e ricco di nutrienti, che ho poi tagliato in fette e successivamente tostate. Il risultato è stato fantastico. Ho ottenuto delle ottime fette biscottate dal sapore gradevole, che sono indispensabili se avete voglia di iniziare bene la giornata. Vi consiglio di spalmarle con un velo di miele e di mangiarle sorseggiando una buona tazza di tea verde o più semplicemente bevendo un bicchiere di acqua tiepida con dentro il succo di mezzo limone e un cucchiaino di miele.  

Fette biscottate integrali

lunedì 23 marzo 2015

Caramel snack

Adoro mangiare salato e non sono mai stata golosa di dolci, anzi direi che potrei vivere solo di pomodori per tutto l’anno. Da quando, però, ho scoperto la mia passione per la cucina, ho imparato a godere del potere terapeutico del preparare i dolci, anche quelli che richiedono ottomila preparazioni e che solo a vederli viene da dire: “ questi non fanno per me sono troppo complicati! ” . Che dire io non sono mai stata una paziente e per di più neanche mangio i dolci, ma nonostante questo nel vederli mi sale l’adrenalina e mi  viene voglia di farli a casa. Ovviamente, chi mi conosce sa che sono anche affetta da Montersinite acuta e che adoro le ricette del maestro, perché sono quelle che riescono sempre. Ed è per questo che anche questa volta ho scelto di cimentarmi nella preparazione dei Caramel Snack una ricetta presa dal libro di Montersino "Peccati Mignon", che volevo fare da un sacco di tempo.
Finalmente ce l'ho fatta e il risultato è soddisfacente e vi garantisco che una volta assaggiati fanno sognare. Sono inoltre contenta di averli fatti e ne pubblico la ricetta per dimostrare che bisognerebbe autoprodursi delle merendine più sane e di sicuro più salutari evitando di comprare tutti quei prodotti confezionati che sono per lo più a base di olio di palma e che sono molto dannosi per la nostra salute e per quella dei nostri bambini.

Caramel snack


domenica 15 marzo 2015

Charlotte salata con mousse di prosciutto cotto e di piselli

Adoro da sempre la pasticceria salata perché mi dà il modo di coniugare la passione per il salato e la raffinatezza ed eleganza tipica dei dolci.
Ed è per questo che da un bel po’ di tempo avevo voglia di preparare una charlotte salata vista nel libro di L. Montersino “ Le mie torte salate”. Ogni volta però rinviavo. Oggi finalmente ce l’ho fatta.  Ho realizzato ovviamente una torta ben diversa da quella del libro, perché ho usato solo la ricetta del biscuit salato. Non vi stupite, però, dell’uso di ingredienti strani, come il maltitolo e l’inulina, perché per quanto strani sono facilmente reperibili in farmacia o in negozi on line. Essi servono a sostituire la dose di zucchero normalmente usata nella versione dolce della pasta biscuit. Per il ripieno e la finitura ho proceduto a modo mio, preparando due mousse: una al prosciutto cotto e una ai piselli, abbastanza facili da realizzare. Il risultato è stato incredibile. Vi garantisco che con una torta salata così potreste stupire i vostri commensali in un buffet o in un pranzo importante, servendola come antipasto.


Charlotte salata con mousse di prosciutto cotto e di piselli

giovedì 12 marzo 2015

Risotto alle barbabietole rosse, robiola e pistacchi

Oggi ho deciso di raccontare di un risotto, che è nato casualmente e che a me è piaciuto tantissimo, per il suo sapore raffinato ed estremamente equilibrato.
La preparazione è abbastanza semplice, anche se ritengo come sempre che gli ingredienti debbano essere di ottima qualità. Io ho scelto un riso superfino, il Carnaroli, perché doveva riuscire a mantenere la cottura e al tempo stesso rilasciare una giusta quantità di amido. Ho usato, inoltre, delle barbabietole fresche e non precotte e vi garantisco che la differenza è enorme e che il sapore è completamente diverso. Altra cosa fondamentale per preparare un buon risotto è il rispetto dei tre momenti: la tostatura, la cottura e la mantecatura. Durante la fase della tostatura è importante che  il chicco del riso rilasci l’amido in esso contenuto, per far sì che il risotto risulti cremoso al punto giusto. Per la fase della cottura è essenziale la qualità del brodo e che esso sia aggiunto bollente tutto in una volta, evitando di mescolarlo continuamente per non far rovinare i chicchi. L’ultima fase preparatoria è la mantecatura, in cui il riso è ormai giunto a cottura ed è pronto per essere allontanato dal fornello, per l’aggiunta degli eventuali grassi e dell’ ultima rimestata. E’ in questo momento che il risotto acquista quello splendore e quella giusta morbidezza, che ci indicheranno che si è ottenuto un “risotto all’onda” perfetto.
Ed ora vi racconto come ho preparato il mio

Risotto alle barbabietole rosse, robiola e pistacchi


domenica 8 marzo 2015

Cantucci al cioccolato

Un po’ di sere fa ho ricevuto da mia nipote una foto di  una confezione di cantucci al cioccolato e un messaggio in cui mi diceva:” Paola non puoi capire, stasera  mi hanno fatto assaggiare questi biscotti ed erano buonissimi, ti prego me li rifai?”. A voi capita che parenti e amici vi richiedano  di preparare qualcosa per loro? 
E come si fa a far finta di niente? Io le ho ovviamente risposto di si, in modo quasi distratto, ma poi mi sono lasciata prendere da altro. 
Il pomeriggio dopo, volevo preparare qualcosa da pubblicare, ma niente neanche un’idea, anzi tutto era inadeguato. E’ sempre il solito blocco, che a volte non mi fa smuovere, ma che mi dà il tormento. E’ un tarlo nella testa che non si placa, finché ad un certo punto mi sono ritornati alla mente i cantucci della sera prima e immediatamente mi sono messa all’opera.
Ho proceduto per tentativi, semplicemente riadattando una ricetta già nota e collaudata, a cui ho però apportato qualche variante. Mi sono rifatta alla ricetta dei cantucci con pistacchi, mandorle e amarene ed ecco il risultato:


Cantucci al cioccolato


lunedì 2 marzo 2015

Muffins con uva rosa di Pisticci

Nei giorni scorsi mi sono cimentata con i muffins. Si tratta di un dolce semplice e veloce da preparare, ideale per una colazione gustosa e sana. Li ho farciti con un prodotto dell’azienda lucana Terravecchia: l’uva rosa di Pisticci, che è un’uva da tavola, la Sugraone, che, subito dopo essere stata raccolta, viene caramellata senza alcuna aggiunta di additivi o altri tipi di conservanti.
Un muffin così farcito è un ottimo modo per apportare la giusta dose di sapore ed energia  e cominciare bene la giornata.

Muffins con uva rosa di Pisticci