mercoledì 24 settembre 2014

Melanzane rosse di Rotonda Dop: un'eccellenza per una Basilicata tutta da scoprire

L’anno scorso in questo stesso periodo, grazie all’Unione Regionale Cuochi Lucani e al Contest “IoChef”, imperversavano ricette a base di prodotti lucani. Le melanzane rosse di Rotonda sono state tra i prodotti che hanno avuto maggior successo.


Grazie al contest, in molti, in varie parti d’Italia, le hanno ricevute direttamente a casa e hanno potuto provare che a prima vista non assomigliano né come aspetto, né come sapore alle solite melanzane nere o viole. Anzi quel colore arancione così forte le fa assomigliare a prima vista ai pomodori. Il sapore leggermente piccante, con un retrogusto amarognolo, le rende un prodotto per palati attenti e ricercati, non sempre facile da cucinare e da mangiare.

Un prodotto a denominazione di origine protetta che fa parlare del territorio in cui si coltiva: il cuore del Parco Nazionale del Pollino, che comprende un’area costituita da quattro comuni: Rotonda, Castelluccio Inferiore e Superiore e Viggianello, che per posizione e qualità dei loro terreni sono tra i più belli e incontaminati della Basilicata.  
Una caratteristica di queste melanzane è data dalla loro polpa che al contatto con l’aria, contrariamente a quanto ci aspettiamo, non annerisce, mantenendo un colorito chiaro con qualche sfumatura verdognola.


Ora vi racconto come è nata la mia ricetta. Avevo comprato queste melanzane, ormai già da qualche giorno, come dimostrano le foto in cui è evidente il loro aspetto esterno non più liscio.
L’intenzione era di preparare una ricetta un po’ particolare, ma poi, come spesso mi capita, non ho avuto tempo. Solo oggi, poi, mi son resa conto che si stavano per rovinare. Allora ho optato per una preparazione più sbrigativa, che mi ha soddisfatto molto. Ne è venuto fuori un piatto abbastanza equilibrato e gradevole, in cui si è molto addolcita quella tipica nota amara finale.
Ed ecco come ho proceduto:   
Melanzane rosse di Rotonda Dop grigliate con miele e peperoncino

domenica 21 settembre 2014

Una colazione più sana e leggera

Da quando ho deciso di dichiarare guerra all’olio di palma e a tutti i “grassi vegetali” la colazione a casa mia è ormai completamente home made. Oggi avevo i soliti albumi da smaltire e volevo preparare un  plum cake come questo.  Mentre iniziavo a preparare gli ingredienti, ho deciso di provare a cambiare qualcosa. A un certo punto, però, direi che mi sono fatta un po’, prendere la mano e ho sostituito quasi tutto. Non nascondo che ho temuto di combinare un guaio. Ma alla fine mi sono detta: “ Ma insomma, Paola, che blogger sei se non provi tu a fare dei cambiamenti?”.  Il risultato è stato una morbida e soffice merendina senza tuorli, senza glutine e senza burro. Insomma un’ottima alternativa per una colazione più sana e leggera.
Mini plum cake senza tuorli, senza glutine e senza burro

giovedì 18 settembre 2014

Crostata di verdure con fiocchi di burrata

Ciao a tutti,
come va? Qui tutto ok! Sono in piena fase di pianificazione del mio tempo libero, anche se so che i programmi mi vanno sempre troppo stretti e a breve li smonterò, per poi cominciare di nuovo. Si è vero, sono impossibile, ma, pazienza! Prima o poi, forse, riuscirò a cambiare, o almeno lo spero!
Intanto vi racconto di questa torta salata e di come mi è venuta l'idea di prepararla. Innanzitutto, ormai mi conoscete e forse sapete anche voi, che se mi prende la fissa per qualche attrezzo da cucina cerco di fare l’impossibile per averlo, ma una volta che ce l’ho son capace di lasciarlo nel dimenticatoio, anche per molto tempo. Ebbene sì, è proprio quello che è successo con lo stampo rettangolare che volevo da una vita. Comprato e mai usato. Finalmente ieri ho rimediato. L'intenzione era di preparare una crostata di pasta frolla salata con dentro delle verdurine di stagione, ma temevo che mancasse un elemento legante. Allora ho pensato di usare una crema pasticcera salata o una besciamella,  ma c'era qualcosa che proprio non mi convinceva. Quando poi ho sfogliato l'ultimo numero della rivista Sale e pepe, la mia idea, finalmente, si è materializzata. Ho preparato una crostata salata, non con una frolla, ma con un impasto a base di patate. E per farlo ho seguito la ricetta della Quiche gateau di L. Montersino e per il ripieno un mix di verdurine di stagione con un po’ di fiocchi di burrata. Ed ecco il risultato:

Crostata di verdure con fiocchi di burrata

domenica 14 settembre 2014

Rotolo farcito con mousse al cioccolato al latte

Ciao a tutti,
oggi avevo pochissimo tempo per preparare un dolce e ho pensato ad un rotolo farcito. Ho usato un impasto di base della pasticceria, la pasta biscuit, che prevede il montaggio separato del tuorlo dall’albume, per rendere più soffice l’impasto. Per la farcitura ho invece usato una mousse al cioccolato al latte del maestro Luca Montersino.

Rotolo farcito con mousse al cioccolato al latte

lunedì 8 settembre 2014

Insalata di barbabietole con creme fraiche

Ciao a tutti, oggi vi parlo di un’insalata che ho preparato qualche giorno fa con le barbabietole rosse, anche conosciute con il nome di rape rosse o carote rosse. Si tratta di tuberi dalla forma tondeggiante e carnosa, un po’ dolciastri, che si coltivano in tutta l’area del Mediterraneo, per la loro grande adattabilità a qualsiasi tipo di terreno. Il periodo della loro fioritura va da Luglio a Settembre. Queste piante hanno origini antiche, infatti, si parla di loro già in un catalogo Babilonese risalente al VII secolo a. C. e in alcuni scritti greci del III sec. a. C.. Certo è che furono usate dall’uomo sin dai tempi antichi cotte o crude.
Io adoro il loro colore rosso, la cui intensità dipende dalla presenza di un pigmento, la betanina, che viene estratta ed usata dall’industria alimentare come colorante naturale. Nel loro interno ci sono anche una grande quantità di sali minerali, di acqua e di vitamine del tipo A e B, che ne fanno un vero e proprio concentrato di benessere. Se sono consumate crude sono ottime per la prevenzione e cura del cancro. Sono però controindicate in dosi eccessive nel caso di soggetti diabetici. Vengono  consigliate anche nel caso di anemie anche se devono essere consumate con qualche goccia di limone per facilitare l’assimilazione del ferro vegetale.
Vi sembrerà strano, ma sino all’anno scorso compravo le barbabietole rosse già lessate e confezionate, poi in maniera abbastanza casuale ho scoperto quelle fresche  e per me è stato amore a prima vista. Certo si perde un po’ di tempo per cuocerle, ma ne vale davvero la pena. Questa volta le ho accompagnate ad una creme fraiche e mi sono piaciute moltissimo, soprattutto per la loro freschezza. Ed ecco come le ho preparate:  

Insalata di barbabietole con creme fraiche

giovedì 4 settembre 2014

Couscous con pesto di pomodorini e alici e il mini mulino a macina in pietra

Stasera ho deciso di suggerirvi un piatto a base di couscous, che si prepara in poche mosse e con pochi ingredienti, purché siano di ottima qualità. Io ho usato quelli del mio orto e vi garantisco che il risultato è stato fantastico. Il piatto è fresco e gustoso. Certo se poi avete tempo potreste usare il couscous non precotto ed il sapore di sicuro migliorerebbe. Io l’ho visto sgranare con un mini mulino per cereali a macina in pietra di tipo casalingo e ne sono rimasta letteralmente affascinata. E’ inutile dire che lo vorrei perché tutti gli attrezzi che hanno a che fare con il cibo sono per me irresistibili. Io già mi vedo a sgranare i chicchi di grano, di farro, di mais, di orzo o di segale e a prepararmi da sola le farine. L’unico problema è che fra un po’ uscirò di casa per mancanza di spazio e quindi per ora soprassiederò. Certo se poi qualcuno me lo volesse regalare penso che mi impegnerei per trovare un posto dove tenerlo! Ma bando alle ciance, vi mostro la ricetta:
Couscous con pesto di pomodorini e alici



mercoledì 3 settembre 2014

Crostata ai due cioccolati

Ciao a tutti, come va? Qui tutto ok! Ancora non so dove lavorerò quest’anno, ma di 
certo mi sarebbe piaciuto salutare i miei vecchi colleghi nel nostro ultimo giorno di lavoro insieme, con una crostata al cioccolato. Purtroppo, però, è da un po’ che mi ostino a preparare crostate pensando che riescano bene e poi, invece, a fine preparazione mi ritrovo a non essere mai soddisfatta. Siccome sono una perfezionista, ho ovviamente deciso di rinunciare a portarla al lavoro, perché mi sembrava troppo instabile e temevo che si sarebbe potuta sbriciolare nel taglio e nel servizio visto che non dovevo servirla in piatti. Il giorno dopo, però, il dolce per effetto del raffreddamento, era diventato naturalmente più stabile. Penso, quindi, che avrei potuto aggirare l’ostacolo il giorno precedente,  semplicemente decidendo di portare con me dei piattini, ma a volte i problemi me li creo anche quando non ci sono. Alla prova assaggio il risultato è stato molto soddisfacente.


Crostata ai due cioccolati