giovedì 28 febbraio 2013

Bavarese alla ricotta con ribes




Ciao a tutti,  
oggi mi sono dedicata alla preparazione di una bavarese alla ricotta su ispirazione della ricetta di Fabrizio De Mauro, presa dal libro “La grande pasticceria d’autore”, perché dovevo partecipare alla terza fase del Contest Tutti i colori del cibo. La sfida, in questa fase di semifinale, prevede la partecipazione di tre bloggers: io , Maria Grazia del blog Un tavolo per quattro  e  Martina del blog La mia cucina improvvisata, che devono preparare una ricetta il cui colore predominante è il bianco. 
Come nelle sfide precedenti saranno poi chiamati, tutti  quelli che seguono il mio blog, ad esprimere il loro parere sulla sfida e a decidere chi di noi tre accederà direttamente alla finale del contest. Io solo domani, però, potrò inserire il link su cui si potrà votare.
Ora intanto vi mostro il mio dolce e vi racconto come l’ho preparato:



Bavarese alla ricotta con ribes

Ingredienti:
Per la bavarese:
0,5    l        latte
90     g        zucchero
35     g        tuorli
215   g        ricotta homemade
2,2    dl      panna fresca
8       g        gelatina in fogli
40     g        acqua fredda
Per la salsa di ribes:
100   g        acqua
40     g        zucchero
50     g        ribes
Per la finitura:
q. b.            foglie di menta
q.b.             ribes



Procedimento:
Per la bavarese:
Ieri avevo preparato la ricotta e l’ho fatta sgocciolare per l’intera notte.  Oggi ho mescolato i tuorli con metà dello zucchero e nel frattempo ho versato il latte in un pentolino e l’ho portato alla temperatura di 85° C. Poi l’ho versato sui tuorli precedentemente mescolati allo zucchero e ho aspettato che la temperatura si abbassasse fino a 60° C. A quel punto ho unito la gelatina in fogli, dopo averla ammollata in acqua e ben strizzata, e successivamente ho aggiunto anche la ricotta. Quando la temperatura ha raggiunto i 35° C ho inserito la panna, precedentemente montata con l’altra metà dello zucchero, mescolando in maniera delicata con una spatola.
Per la salsa di ribes:
In un padellino ho versato l’acqua e lo zucchero e li ho portati ad ebollizione. Poi ho aggiunto il ribes e ho lasciato bollire finchè non si è addensata la salsa. Ho tritato la salsa così ottenuta con il minipimer e l’ho filtrata mediante un colino a maglia fitta.
Per la finitura:
Ho versato la bavarese in un mon amour e l’ho messa in frigo a raffreddare. Poi ho versato un po’ di salsa nel piatto di portata, ho disposto sopra il mon amour e ho decorato con qualche grappolino di ribes e qualche fogliolina di menta fresca.



N. b. :         Io ho modificato la ricetta originale della bavarese aumentando la dose della gelatina in fogli da 5 a 8 grammi. Per la ricotta, invece, ho preferito non comprarla ma prepararla in casa, per cui successivamente pubblicherò un post per spiegare come l’ho ottenuta.


Un bacio e a presto
Paola

N.b. : Se vi va potreste partecipare alla votazione del Contest Tutti i colori del cibo cliccando su questo link  e inserendo la vostra preferenza sulla ricetta bianca che preferite.  

mercoledì 27 febbraio 2013

Muffins al mandarino



Ciao a tutti,
la mia cucina in questi due giorni è stata molto in fermento. Ma nonostante abbia preparato tante cose, non sono poi riuscita a pubblicare nulla, né a stare un po’ in giro nel web, neanche per passare a darvi un saluto veloce. Ormai lo so, ci sono dei giorni in cui avrei necessità di dilatare il tempo ed allungare a dismisura la mia giornata per poter fare tutto ciò che voglio. Il bello è che proprio quando ho tante cose da fare  la mia creatività tra i fornelli è alle stelle ed è allora che vorrei stare lì a provare centomila cose e che continuerei all’infinito senza smettere mai. Ora, però, mi ritrovo, a fine giornata, stanchissima, ma contenta di essermi divertita. Nei prossimi giorni vi posterò le creazioni di questi due giorni.
Incomincio, intanto, con una ricetta classica,  per una colazione sana:

Muffins al mandarino



domenica 24 febbraio 2013

Pancarrè integrale




Ciao a tutti,
come va? Qui il mal di testa, oggi,  la fa da padrone. Purtroppo un po’ è colpa del tempo, infatti è da ieri che piove e un po’ è colpa dei miei ritmi invertiti giorno – notte. Stanotte, come al solito, mi sono addormentata per un’ora sul divano e poi sonno addio, per cui ho letto un libro. Conclusione sono andata a letto alle cinque e oggi mi muovo un po’ come una zombi! Ero indecisa su quale libro scegliere perché la maggior parte dei libri che ci sono nella  mia libreria li ha lasciati mia sorella e non se li è mai ripresi e quindi ogni volta che ne cerco uno mi sembra di vivere l’esperienza dell’acquisto di libri in libreria, ma a costo zero!  Allora sono salita sulla scaletta per sceglierne qualcuno e mi è capitato tra le mani “ Come un uragano” di Nicholas Sparks. Un barlume di buon senso, avendo già visto, qualche anno fa, il film e  il ricordo dei fiumi di lacrime versati  mi suggerivano di scegliere qualcos’altro. Sapendo, inoltre, che sono una pappamolle con libri e film, questo non era proprio il libro per me! Ebbene si, sono capace di emozionarmi anche davanti ad una semplice pubblicità e non è proprio il massimo. A volte è davvero imbarazzante! Avevo due libri in mano, ma non ce l’ho fatta e avete qualche dubbio su quale libro abbia scelto? Nooo…! Proprio quello: Come un uragano! Che dire? Letto d’un fiato e lacrime a iosa! D’una tristezza infinita! Ma ripensandoci chi di noi non ha mai sognato una storia d’amore capace di sconvolgerci la vita in pochi giorni?
“A volte pochi giorni possono cambiare una vita intera e una passione travolgente come un uragano può trasformarsi  in amore eterno..”  
Bè certo il finale è terribile, ma d’altra parte non mi sembra che la vita ci riservi sempre finali a lieto fine!
Conclusione oggi mal di testa e tanta voglia di gratificarmi con il mio lievito madre! E quale modo migliore se non preparare questo splendido pancarrè integrale?




domenica 17 febbraio 2013

Pizza con la farina di Enkir e un po' di musica




Ciao amici miei!
Oggi pensavo a quanto la musica abbia segnato alcune tappe nella mia vita!
Sarà forse colpa di Sanremo?
A volte per le mie scarse capacità mnemoniche penso di essere una futura malata di Alzheimer  e questa cosa non lo nascondo mi terrorizza molto, ma rientra nelle normali paturnie!  Poi, per esorcizzare questa ipocondria, mi sforzo di ripensare a cose passate e, nel fare il punto sui ricordi, mi ritrovo a prendere atto di aver dimenticato sicuramente tante cose, al punto che mi sembra che di  alcune non sia rimasta traccia alcuna, e  ne ricordo alcune così bene, quasi  come se fossero appena accadute.  Quest’ultime contengono sempre momenti  associati a canzoni e se ci penso ancora oggi la mia vita continua ad essere scandita dalla musica. Più ci penso e più stanno passando nella mia testa motivetti  e ritornelli famosi.  Mi piacerebbe riuscire a raccontarvene qualcuno, ma proprio non riesco a scegliere quello più rappresentativo, mi sembra di far torto a chi mi conosce.
E voi avete  una collezione di canzoni, che contraddistinguono i momenti salienti della vostra vita ?  Vi va di sceglierne uno e condividerlo?
Ed ora passo alla mia proposta culinaria di oggi.
Chi mi conosce ormai sa la mia passione per i lievitati e per tutto ciò che ha a che fare con le farine e  in quest’ultimo mese nella mia cucina si gioca con il lievito madre e con farine non proprio comuni come quella di Enkir. 
L'Enkir   è un cereale  antico selvatico, considerato il padre dei cereali, che cresce spontaneamente e che si adatta bene ad ambienti colturali marginali. Viene ritenuto biologico. Esso possiede un alto contenuto proteico e tanti carotenoidi che hanno proprietà antiossidanti.
Ed ecco la ricetta:
Pizza con la farina di Enkir


giovedì 14 febbraio 2013

Cioccolatini di San Valentino



Buona serata,
sono tre giorni  che il mio tempo libero è davvero ridotto all’osso e in più sono stanchissima visto che il mio ritmo sonno-veglia è molto anomalo. La sera in alcuni momenti crollo e mi addormento dove capita, anche per poco,  poi, dopo un po’, mi sveglio e non riesco a riaddormentarmi più prima delle tre di notte. La mattina quando suona la sveglia dire che mi senta una zombi è poco! Capite, quindi, che non è stato proprio possibile aprire il blog e passare a salutarvi, ma davvero non mi andava, nonostante non sia mai andata d’accordo con la festa di San Valentino, di  non lasciare un pensiero per tutte le persone che amo e per tutti quelli che entrano in questo spazio per trascorrere qualche attimo con me e per godere delle mie creazioni. Ecco, allora, i miei

Cioccolatini di San Valentino


mercoledì 13 febbraio 2013

Chiacchiere



Il Carnevale è ormai finito e io avevo deciso di non pubblicare ricette dei soliti fritti sia  perché il web ne è pieno, sia forse perché, almeno quest’anno, speravo in maniera inconscia di non prepararli . Questo era quanto volevo io, ma già da domenica Francesca mi chiedeva le chiacchiere, ma potevo mai dire di no alla mia cucciola? Ovviamente no ed  ecco le mie:
Chiacchiere



lunedì 11 febbraio 2013

Gnocchi viola con funghi cardoncelli e cozze



Ciao a tutti,
in questi due giorni, che sono rimasta bloccata in casa, ho riflettuto molto sul fatto che alcune volte a fine di una giornata mi sembra di aver sprecato il mio tempo, o altre volte, al contrario, ho come la sensazione che la mia giornata sia durata troppo poco per finire già. Talvolta mi perdo nel progettare il domani e poi la mia vita invece va in un’altra direzione. Mi sono, allora, ritornate alla mente le parole di Seneca:
“Comportati così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento… Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l’altro la vita se ne va. Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro”.
Seneca Lettere a Lucilio (Libro I)
Ebbene penso che il mio impegno nel mettere a frutto ogni attimo debba essere d’ora in poi il mio obiettivo primario.

Bene! Ora, pero’, non ho voglia di tediarvi ulteriormente con le mie elucubrazioni, e vi posto l’ennesima prova di pasta colorata:


Gnocchi viola con funghi cardoncelli e cozze



domenica 10 febbraio 2013

Spaghetti con patate e speck



Ciao a tutti, come va?
Qui oggi è nevicato di nuovo e a più riprese e nonostante dovrei essere ormai abituata alla neve ogni volta mi emoziono vedendola scendere e imbiancare tutto. Poi dopo qualche ora dai primi fiocchi sono sopraffatta da altre sensazioni più o meno piacevoli e inizio ad essere insofferente. Nel tardo pomeriggio ha smesso di nevicare ed è rimasto solo il freddo e un delizioso paesaggio innevato.  
Ovviamente l’essere bloccata a casa mi manda sempre un po’ in tilt, ma è tipico di tutte le volte in cui subisco qualcosa che non ho scelto. E’ come quando per esempio non posso bere e allora mi viene sete e se mai normalmente non ho quasi mai l’esigenza di bere, o quando non posso mangiare e allora ho fame, o ancora quando ho la febbre e non  posso uscire e mi sembra di scoppiare perché in quel momento è come se volessi far di tutto e invece non posso!
Questa volta un po’ a denti stretti ho buttato giù il boccone e poi sono riuscita anche a rilassarmi e a dedicare un po’ di tempo a me stessa ed è stato davvero piacevole!
Ed ecco ora la mia proposta di oggi:

Spaghetti con patate e speck



venerdì 8 febbraio 2013

Millefoglie con speck, fonduta al gorgonzola e pere



Ciao a tutti,
come va? Qui tutto ok! Ieri riflettevo sul fatto che ho talmente tante riviste e libri di cucina che se dovessi decidere di preparare anche solo un paio di ricette estraendole da queste fonti, potrei scrivere post per un intero anno senza alcuna sosta. Allora ho deciso di iniziare un’opera certosina di catalogazione di ricette, che pian piano proverò a cucinare, anche se so che la scelta è contingente al momento e ciò che mi piace oggi non è detto che mi piacerà domani.  Sono quindi già pronta al fatto che la mia lista potrà subire cambiamenti.
Intanto è fondamentale riuscire a dare un ordine  al disordine, anche se  so che potrebbe essere inutile! Insomma avete intuito forse che a casa mia gli equilibri si costruiscono in itinere, cercando sempre di cogliere il meglio!
Per ora incomincio con una ricetta che non centra nulla con la mia ricerca di ordine, ma che mi sta frullando in testa da un giorno e che è perfetta come secondo piatto, ma se è fatta in monoporzione è un simpatico finger food.
Eccovi allora come si procede nella sua preparazione:

Millefoglie con speck, fonduta al gorgonzola e pere


giovedì 7 febbraio 2013

Gnocchi di patate alla sorrentina



Sapete cosa vuol dire gioire di piccole cose? Io penso di averlo ignorato fino a qualche tempo fa perché ho sempre rincorso grandi emozioni che dovevo ottenere subito ai miei tempi e senza compromessi o mezze misure. Poi ho imparato a capire che ogni situazione  merita di essere vissuta e ho imparato ad apprezzare anche ciò che prima non avrei per nulla considerato, gioiendo e accontentandomi anche di poco.
E così oggi ho deciso di godere di questo piccolo grande piatto della tradizione:  gli

Gnocchi di patate alla sorrentina



martedì 5 febbraio 2013

Torta di cioccolato all’arancia



Cavolo quanto è difficile gestire in alcuni momenti paure, ansie, certezze, gioie! Oggi mi sembra tutto impossibile. E’ come se mi sentissi talmente carica da non riuscire a far nulla. Sono bloccata in un equilibrio instabile che può variare da un momento all’altro. L’unica cosa che dovrei fare è aspettare, ma proprio non ce la faccio. Le provo tutte: leggo, navigo, faccio una passeggiata , gioco con Baloo. Niente non ne esco fuori, allora sembra fatto apposta non mi resta che cucinare. Cosa posso preparare?
La torta che ho preparato per l’onomastico di Elvira che è finita in un baleno e che era davvero buona.
La ricetta l’avevo presa nel libro Cioccolato  ed. Gribaudo- Parragon regolatomi quando ancora la passione per la cucina era solo agli albori.
Ecco cosa ne è venuto fuori:



La decorazione non è venuta benissimo perché solo dopo averla incominciata mi sono resa conto che avrei dovuto procedere diversamente, ma nella ricetta non era indicata alcuna procedura. E siccome “sbagliando s’impara” io ho capito come fare giusto in tempo per raccontarvelo.
Ora intanto vi illustro la ricetta che ho leggermente modificato nella preparazione:

Torta di cioccolato all’arancia

Ingredienti:
175   g        zucchero
175   g        burro
3       n       uova
175   g        farina autolievitante
2                 cucchiai di cacao amaro
2                 cucchiai di latte
3                 cucchiai di succo d’arancia
1/2             scorza d’arancia grattuggiata
Per la glassa:
175   g        zucchero a velo
2       n          cucchiai di succo d’arancia
50     g        cioccolato