Ciao a tutti!
Come va? Per me è una
giornata un po’ strana, sapete una di quelle in cui dovrei fare tante cose,
direi troppe, ma non ne riesco a fare nessuna. Si aggiunge poi un naturale
malessere, dovuto al fatto che non amo trovarmi di fronte alla convinzione che le conoscenze siano appannaggio solo di
pochi. Sono convinta che la capacità di rendere semplice anche ciò che, senza
ombra di dubbio, è difficile, sia
inversamente proporzionale alle conoscenze che si hanno. Mi fa quindi
arrabbiare pensare che solo gli esperti possano comprendere il linguaggio
tecnico e i procedimenti specifici. Penso che chi diffonde conoscenze dovrebbe
sempre fare lo sforzo di facilitare il compito di chi lo ascolta senza mai
banalizzare o falsificare i suoi contenuti, né sottovalutare i suoi uditori.
Anzi la capacità di raccontare ciò che si sa dovrebbe essere l’obiettivo
principale di chi sceglie di diffondere il proprio sapere.
Certo l’impresa non è
facile, ma neanche impossibile.
Oggi vi propongo una ricetta, che avevo voglia di preparare da circa un anno, quando avevo partecipato ad un corso sulla Cucina Toscana. E’ stata un po’ un’impresa perché prima non trovavo la ricetta, poi non ricordavo come era stata realizzata. Alla fine, nella preparazione, mi sono fatta guidare dall’istinto, per cui l’ho modificata a modo mio e il risultato è stato davvero fantastico! Insomma da ripetere al più presto!
Oggi vi propongo una ricetta, che avevo voglia di preparare da circa un anno, quando avevo partecipato ad un corso sulla Cucina Toscana. E’ stata un po’ un’impresa perché prima non trovavo la ricetta, poi non ricordavo come era stata realizzata. Alla fine, nella preparazione, mi sono fatta guidare dall’istinto, per cui l’ho modificata a modo mio e il risultato è stato davvero fantastico! Insomma da ripetere al più presto!
Ecco come ho fatto:
Baccalà
in agrodolce