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domenica 28 ottobre 2012

Straccetti di petto di pollo al pepe nero



Ciao a tutti,
è iniziata la mia avventura  al Basilicata Food & Wine, secondo salone enogastronomico dei prodotti tipici lucani, che domani aprirà i battenti per due giorni a Viggiano. 



I preparativi sono frenetici: c’è chi appende manifesti, chi organizza la zona espositiva, chi fa  preparativi per i cooking show, chi prepara  gadget. L’evento è  in un territorio che sta risentendo dello sciame sismico successivo alla scossa  del 25 ottobre. Le condizioni atmosferiche non ci stanno aiutando perché diluvia a intervalli più o meno regolari, il vento è molto forte e sembra proprio una giornata invernale. E’ vero che siamo a quasi mille metri di altezza e quindi è normale assaporare quest’anticipo d’inverno.
La mia esperienza qui non è iniziata con il piede giusto perché dopo aver posato le valigie nella stanza dell’Hotel Arpa non sono riuscita a ritrovare più gli occhiali da presbite che sono  la mia protesi naturale e della quale non posso più fare a meno. Bene dopo un po’ di nervosismo ovvio sono corsa in farmacia a comprare un paio di occhiali di emergenza e ho potuto continuare ad aggirarmi tra gli addetti ai lavori.
Ora  ho appena finito il mio giro di foto e vi racconto  il perché del Basilicata Food & Wine: il 13 ottobre  ogni anno in Italia si festeggia la festa nazionale del cuoco e questa volta, come dice il presidente dell’Unione Regionale Cuochi  Lucani, Rocco Cristiano Pozzulo,  il secondo salone dell’enogastronomia nasce  ” per valorizzare le eccellenze  attraverso la professionalità  di coloro i quali, con passione e competenza rendono unici i piatti lucani all’interno dei loro ristoranti”. Da domani  inizierà il viaggio tra prodotti, cibi , pietanze, che  testimonieranno la complessità di una regione  raccontando i suoi  luoghi, le sue tradizioni e le sue culture locali. Io sono qui e vi aggiornero’ man mano.
Intanto vi allego la ricetta di oggi:
Straccetti di petto di pollo al pepe nero


mercoledì 24 ottobre 2012

Tartellette con mousse di ricotta e gelè di loti (bis)

Ciao a tutti, 
finalmente ho recuperato un attimo di tranquillità e posso raccontarvi tutti i dettagli del mio lunedi' mattina e parlarvi delle foto postate ieri e corredarle della ricetta.  
Un po' di tempo fa la dr. Grazia Napoli, giornalista della sede Rai di Potenza, venuta a conoscenza del mio blog, mi ha chiesto se poteva fare un servizio televisivo su di me. Ovviamente panico. Io che non avevo detto fino a poco meno di  una settimana fa niente a nessuno che ho un blog, cosa potevo mai rispondere?  Insomma c'ho pensato e ripensato: " Che faccio? Accetto o dico no?" . Da un lato mi dicevo: " Cavolo Paola non puoi dire di no e quando ti ricapita più un'occasione simile? Non puoi lasciartela sfuggire così " e dall'altro lato " Cavolo ma  forse è meglio aspettare o chiedere di spostare l'intervista un po' più in là ?". Insomma una vera e propria guerra, finchè, la settimana scorsa, preso il coraggio a due mani, ho accettato. 
La richiesta era quella di preparare un piatto a mia scelta per fare delle riprese della preparazione e poi rilasciare un'intervista.
Primo problema:  la scelta della ricetta. Per ben cinque giorni il mio cervello è andato completamente in tilt. Non sono riuscita a pensare  a nulla e ogni volta che qualcuno di famiglia mi chiedeva: " Pa hai deciso che preparare?".  Io facevo spallucce e dicevo " macchè non mi viene in mente nulla, so solo che ogni cosa non va bene". Tutto questo finchè venerdì sera ho optato per un dolce e solo sabato sera finalmente è arrivata l'idea : una tartelletta di frolla ripiena di una mousse di ricotta, ricoperta da una gelè di loti. 
Secondo problema: provare la ricetta. Bè normalmente con i dolci sono abbastanza fortunata e anche se li faccio per la prima volta mi escono quasi sempre, tranne domenica scorsa. Tutto quello che ho preparato è venuto uno schifo. Insomma altra crisi, altre paure e il pensiero ricorrente era: " E se domani mi succede la stessa cosa? Che faccio? E se poi ci metto troppo tempo per prepararlo? ".
Terzo problema: cosa dovrò dire? 
Quarto problema: la mia cucina è minuscola, per cui nei giorni precedenti ho cercato, per evitare di arrivare all'ultimo secondo, di riorganizzarla, mettendo mano a tutti gli stipi, nel tentativo di ricavare un buco per i mille attrezzi che vagano per casa. Fatto sta che nonostante avessi provveduto per tempo, domenica ho perso un sacco di tempo a ripulire, sistemare perchè non sapevo come si sarebbe svolto l'appuntamento del giorno successivo.
Insomma, finalmente, è arrivato il lunedì mattina alle dieci e la troupe è arrivata. Ho iniziato a preparare ed ero, strano a dirlo, calmissima, anche se fino a due minuti prima mi sentivo una pazza. La fortuna mi ha assistito e tutto è andato per il meglio. I piccoli mignon mi sono sembrati bellissimi  ( della serie " ogni scarrafone è bello a mamma sua!"). Poi è stata la volta delle riprese del rito delle foto del piatto ed infine l'immissione delle foto nel blog e la pubblicazione del post. Io però la ricetta ce l'avevo appuntata su foglietti e, siccome quando ho pubblicato il post, mi stavano riprendendo, non ho potuto inserire il procedimento. Ultimo atto: mi hanno messo il microfono ed è iniziata l'intervista. Per giorni ho pensato a quello che avrei voluto dire, ma poi in quel momento tutta la mia calma è svanita e tutto ciò che mi sarebbe piaciuto raccontare è andato a farsi benedire. Insomma non so cosa ho detto, per cui aspetto che venga messo in onda il servizio per verificarlo e poi spero di riuscire a pubblicarne il video anche per voi.
Ed ora passo alla ricetta:

Tartellette con mousse di ricotta e gelè di loti


lunedì 22 ottobre 2012

Tartellette con mousse di ricotta e gele' di loti

Ciao a tutti
pubblico le foto di un dolce, che è servito per un'occasione un po' speciale: un'intervista per il Tgr Basilicata . Vi prometto di spiegarvi tutto a breve,  riservandomi di aggiungere il procedimento.
Per ora un bacio e a presto!

Tartellette con mousse di ricotta e gele' di loti

lunedì 15 ottobre 2012

Pomodori ripieni

Ciao a tutti 
innanzitutto ho voglia di chiedervi un po’ scusa per il disagio arrecato ieri a tutti quelli che sono entrati nel mio blog perché qui ci sono stati dei lavori in corso. Ho, infatti, messo un po’sottosopra il blog, cambiando la sua veste grafica, perché avevo la sensazione che fosse molto ricco di cose e anche un po’ dispersivo. Insomma non sono ancora convinta che questa sarà la versione definitiva ma è molto probabile che modificherò anche qualcos’altro. La speranza ovviamente è quella di rendere i suoi contenuti più fruibili. Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete per me dei suggerimenti in merito.
Nonostante le previsioni meteo, qui il tempo mantiene ancora e io vi posto una ricetta dal sapore estivo, ma che ho realizzato con gli ultimi pomodori del mio orto, raccolti ieri in fretta e furia pensando che da oggi il tempo bello ci avrebbe del tutto abbandonato.                                  
Pomodori ripieni

domenica 14 ottobre 2012

Pane in cassetta



Ciao
ormai lo sapete adoro i lievitati e tutti i tipi di farine. Ovunque io vada  ne acquisto qualche tipo nuovo e nonostante stia sempre a comprarne, mi capita che quando devo fare qualche preparazione con essa è sicuro che mi manca. C’è chi mi prende in giro e  dice che dovrei ordinare le confezioni da ristorante, cioè per dirla tutta, almeno sacchi da 25 chili. E va be’ è una passione, così come faccio pazzie pur di avere ogni tipo di attrezzo da cucina. Potrei rinunciare  a qualsiasi cosa, ma non a tutti i tipi di stampi al silicone, o ad un colino a pistone, un cannello…! E che dire della mia Kitchen Aid, un mito, uno dei regali più belli. Insomma lo so che non è normale e so anche che tra un po’ dovrò pensare di abbattere i muri della mia cucina, perché potrebbe scoppiare per quante cose compro e pretendo di conservare in quel povero scaffale dispensa. Ogni tanto sento quasi il lamento di quel mobile che implora di fermarmi, ma è più forte di me, proprio non ci riesco. Ora ci mancava anche il blog e tutte quelle tovaglie, torcioni, piatti, tazze, ciotole… è un problema dove sistemarle, ma  sono fondamentali, anzi ne vorrei ogni giorno una nuova.
Solo un patito come me può capire e può intuire cosa voglia dire avere la  passione per la cucina e cosa ci sia ogni volta dietro una ricetta, uno scatto. Non so ma dicendolo non mi sento un extraterrestre e so che almeno voi mi capirete.
Va be’ ora vi racconto l’ennesimo esperimento con le farine e i lievitati, che per rimanere in tema non è farina del mio sacco, ma del solito grande maestro Montersino, con qualche piccola mia variante:
Pane in cassetta


venerdì 12 ottobre 2012

Frollini dama



E’ stato amore a prima vista quando ho visto il maestro Montersino  preparare questi frollini e non ce l’ho fatta a resistere, dovevo a tutti i costi prepararli. Talvolta mi sento stupida nel ripetere  dolci di altri, ma purtroppo la pasticceria secondo me non si può  inventare, a meno che non si sia talmente bravi da conoscere le basi, i prodotti, le tecniche e procedere in maniera autonoma. Io penso che di strada in questo senso ne abbia ancora tanta da fare e quindi per ora imparo imitando chi ha da insegnarmi tanto. E poi ho capito che se pure le dosi che suggerisce Montersino sono esagerate, quello che poi propone esce sempre e ogni volta faccio una splendida figura. Be’ lascio comunque giudicare a voi il risultato.


martedì 9 ottobre 2012

Risotto al gorgonzola e pere con noci e croccante di prosciutto crudo



Ciao
oggi, nonostante le temperature ancora piacevoli e sicuramente al di sopra delle medie  stagionali per Potenza, città di montagna,  la giornata è stata un po’ uggiosa , ma questo non mi ha né messo di cattivo umore, né mi ha depresso.  Non so perché ma  per me questa  è stata una giornata  in cui l’adrenalina è stata alle stelle  ed è stato come se non avessi voluto perdere neanche un secondo. Nonostante questo, la mia cucina è stata sempre in fermento e sono stata talmente bene mentre preparavo che era come se non ci fosse nient’altro. Si il mio piccolo mondo era completamente isolato da tutto e da tutti. E poi quando ho finito mi sono sentita davvero felice per essere riuscita a creare proprio ciò che forse era dentro di me ma che non sapevo che ci fosse. Insomma mi rendo conto che molte volte cerchiamo grandi cose per star bene e non riusciamo a trovarle, invece talvolta delle piccole cose possono farci sentire davvero felici.
Ora vi racconto da cosa è venuto fuori il piatto che vi propongo:  era da qualche giorno che dovevo eliminare un pezzo di gorgonzola che era lì nel frigo e che implorava di essere mangiato, ma niente da fare né lo mangiavo, né mi veniva in mente come usarlo. Oggi sono ritornata da scuola convinta che era giunto il momento di farlo fuori, allora ho pensato ad un risotto classico con pere e gorgonzola, a cui ho aggiunto delle noci leggermente tostate e del prosciutto crudo croccante. Credetemi una  goduria per il palato.  L’alternarsi di consistenze e  sapori ha dato il giusto equilibrio al piatto.
Ed ecco la mia ricetta:
 Risotto al gorgonzola e pere con noci e croccante di prosciutto crudo


domenica 7 ottobre 2012

Pane di semola rimacinata di grano duro



Ciao
ormai lo sapete che adoro tutto ciò che viene fuori dagli impasti con la farina e ogni tipo di lievitato, ma fare il pane, quello vero, no non ci avevo mai provato.
Ebbene si, nonostante un anno fa mi sia messa all’opera per creare il lievito madre, non l’ho mai usato per il pane, perché ero convinta che nel forno di casa non potessi riuscirci. Invece venerdì pomeriggio, dopo cinque giorni di dieta, ho deciso che la mia cucina dovesse riaprire i battenti e l’ho fatto con l’ennesima sfida: dare alla luce il mio primo pane. Si insomma sto diventando scontata ma più sono convinta che alcune cose non siano alla mia portata più mi scatta la sfida e devo farle per forza. Purtroppo non potevo usare il lievito madre perché quest’estate durante le vacanze l’ho fatto morire allora ho deciso, venerdì pomeriggio, di preparare la biga, che ho tenuto in forno fino al pomeriggio del sabato, quando ho proceduto con l’impasto, seguendo la seguente ricetta:
Pane di semola rimacinata di grano duro


sabato 6 ottobre 2012

Grissini



Ciao a tutti
oggi avevo proprio voglia di preparare qualcosa di sfizioso da poter sgranocchiare in sostituzione del pane.
Allora ho deciso di preparare i grissini, che secondo me sono, insieme alla pizza e agli spaghetti uno dei simboli, che rappresentano maggiormente la cucina italiana nel mondo. Essi sono uno dei prodotti tipici piemontesi,  anzi torinesi. E’ proprio la città di Torino, infatti, che li ha adottati come suo simbolo gastronomico.
La fortuna e diffusione dei grissini è attribuibile per lo più alle sue grandi doti di digeribilità e alla sua capacità di conservarsi nel tempo.
Io li adoro per la loro friabilità e croccantezza e in alcuni momenti li uso come  spezzafame.
Per farli ho seguito e leggermente modificato la ricetta di Montersino ed ecco il risultato: